nato da Cibele su una nuvola d’oro
apparso in un lampo
portando Prometeo sulla schiena.
i suoi passi lasciavano tracce luminose
scia fiammeggiante di impronte
& rientri rivoluzionari
cementando la tua strada attraverso le sabbie del tempo.
quando la donna barbuta parlava o scriveva
le sue parole fecero scalpore
soffiava il vento di ponente
e i morti addormentati si svegliarono
bevendo le sue canzoni come antidoto
dal calice scolpito da Dioniso.
l’educazione di Davide nella torre
sull’arte di suonare l’arpa
il re dei salmi plasmato nelle sue palme
e orchestrando il Cantico dei Cantici
stesura
per l’architetto del tempio.
mentre ne studiava il codice
Leonardo ha preso una fobia del sonno
dipingendo Mona e inventando elicotteri
nelle notti stellate tra le braccia dell’insonnia…
guidare le pecore verso pascoli più verdi
e conducendo cavalli sconfitti in acque più profonde
—–
le mele caddero dall’albero della vita
nel giardino della creazione
rotolando sotto gli stivali di Faust
scintille correnti elettriche in movimento
contagiando menti eccentriche
con radioattive sinfonie di isolamento.
toccato dal fuoco
Ballando con le stelle
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un martire da macellare
nato con cicatrici