CARO 2022

alfabetico
di Susan Vespoli


Abyss Dipinto di Gillian Fortson presso Saatchi Art


Au revoir, l’anno più difficile della mia vita,
portatore di merda e di luce,
portatore di disastri,
la morte di mio figlio adulto per un proiettile
Esplosione. È difficile pronunciare la parola “morto”,
seguito dalla parola “Adamo”. Sto cercando un
un modo più gentile di dire “figlio assassinato”.
Che ne dici di “deceduto”, o “figlio angelo”, o
“figlio alato invisibile” o “non più
viaggio a livello fisico.”
Kris, la mia pazzia in contanti
terapeuta a lungo termine piantato a
metafora per aiutarmi
navigare: camminare
sopra l’abisso, mantenendo l’equilibrio
un pilastro fatto di strumenti di padronanza che rimarranno
resistente alle scosse, (come poesia, terapia, 12 passi, essere dentro
proprio-qui-proprio-ora), il peso della canna aumenta-
– canta i miei momenti di inerzia,
frenando la mia tendenza a cadere. anch’io
Capisco, quindi cammino, portando il suo
vivida lucenza, la sua essenza, come me
sul filo del rasoio, passo dalla punta ai piedi, occhi fissi
xystus dall’altra parte di questo
anno, dove entrerò nel 2023, seduto a gambe incrociate
zazen sul pavimento e respiro, Adam ancora con me.


Nota dell’editore: Notizie sul nuovo versoprecedentemente pubblicate tre poesie della collaboratrice di lunga data Susan Vespoli sull’uccisione di suo figlio da parte della polizia: “Prima che me ne rendessi conto, Adam è morto”e“Il mio ex marito mi chiama per dirmi che la polizia ha sparato a nostro figlio” e “La violenza della polizia al contrario”.


Susan Vespoli scrive da Phoenix, in Arizona, dove la brutalità della polizia e la criminalizzazione dei senzatetto sono vive e vegete.

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