IO
Forse,
Ero un punto nero
imbrattare il fiume
mentre il vento ruggiva
su un piede fragile
dal cespuglio di lavanda –
la mia mente girava
bianco e nero –
frammenti sparsi all’interno
anello ondulato
che si adattava
ritiro improvviso
dal torrente
percorsi cremisi
spento
sotto i miei piedi
ma, corrente discendente spettrale
picchiato sul mio davanzale –
come sinistro
un veggente, la cui premonizione
incatena il futuro
le stesse strade deserte
e baratri nascosti,
dove sono stato inghiottito intero
II.
volevo abbracciarlo,
così sono intervenuto
tela bianca di nebbia –
i polmoni si sono ridotti
palline –
il ronzio di un’ape
nel mio petto
la dolce brezza del prato
avvolto la mia anima nel sonno
e compose uno strano
ricordo di
la notte quando le onde
lavato sul muschio
e un fiocco d’oro
camminava dolcemente
attraverso il tuo
penombra marina –
delicato e pulito
come una goccia di rugiada
e dopo aver testimoniato
un tale spettacolo
che rendeva instabile il mio battito cardiaco
i miei giorni finiscono adesso quando lei dice
le sue palpebre sono pesanti