di Pete Prokesch
IL MIO VECCHIO alzò il volume del telecomando e sputò in una lattina di birra. Non mi è stato permesso di parlare mentre stava guardando 24così mi sono sdraiato sul tappeto ispido e ho appoggiato la testa su un cuscino.
“Jack, bastardo,” disse all’uomo biondo sullo schermo. Ti restano tre ore. Lo sputo marrone si è accumulato e ha schiumato alla bocca della stazione di polizia. Improvvisamente, consapevole della mia presenza, il mio vecchio si voltò verso di me.
‘Quanti anni hai adesso?’
“Quarta elementare,” dissi.
“Non è la tua laurea, o la tua età, idiota.”
“Ah,” dissi. – Quasi dieci.
Si strofinò la barba grigia sul mento e aprì una lattina rotonda di metallo.
“Si chiama tabacco,” disse. “Te lo metti in bocca così.” Staccò il labbro dai denti gialli e rivelò una massa umida e marrone. Sembrava il cazzo di un gatto.
“Non ingoiarlo,” disse. “E sputa in uno di questi.” Mi porse una bottiglia di Bud Light vuota.
“Ti aiuta a concentrarti”, ha detto. “E non pensarci troppo.” Gli occhi si posarono sulla foto della mamma accanto ai fornelli.
“Quanto prendo?” ho detto Ma si limitò a sporgersi in avanti e borbottò a Jack e la luce dello schermo tremolò sulla sua pelle scura e consumata.
Dopo alcuni sputi ho avuto le vertigini e il bagliore della TV mi ha fatto male agli occhi e Jack Bauer ha iniziato a girare. Poi ne ho visti due. Il secondo somigliava al padre.
Dopo aver vomitato in bagno, mi sono seduto accanto al mio vecchio sul divano. Non mi respinse né mi insultò e la sua spalla era morbida e calda.
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Pete Prokesch è uno scrittore e vive a Watertown, Massachusetts. La tua fiction è apparsa o è disponibile Recensione a quattro vie, La revisione di Westchester, BlazeVOX Journal, Recensione dei reggilibri, Rassegna di riflessione, Rivista TINGE, Il gufo saggio, oltre il margine, io Giornale letterario della zampa della lepre, tra gli altri. Leggi i contributi di narrativa per Epifania. Lavora anche nell’edilizia e tiene corsi di bioedilizia. Puoi contattarlo all’indirizzo PDProkesch@gmail.com.