Preso tra sogni e incubi,
da qualche parte lungo un ponte nebbioso e vorticoso
attraverso la coscienza fino al sonno,
abita il Vuoto che si scioglie.
Ripetere immagini cinematografiche del passato,
distorto dalla realtà e dalle sciocchezze
decorare le pareti mobili all’interno.
Quel lungo corridoio della tua vecchia scuola
apre un centro commerciale a chilometri di distanza.
I morti camminano ancora nel limbo
comunicare un po’ con te, ancora una volta.
Madri da tempo scomparse ancora si accigliano ad alta voce
mentre i bambini con ali di farfalla continuano a volare.
Batte lontano nel tuo cuore
mentre il treno dell’adrenalina fa ciuffo
attraverso le sue vene paracadute discendenti interne.
Clip del film ‘Cold Mountain’
una frase da “Season in Hell” di Rimbaud
Quella conchiglia che brilla nella tua mano di bambino di otto anni
Senti le note della chitarra di John Martyn
si arriccia intorno a te come una felce in primavera.
Melassa, pancetta, luna yin yang, macchie di birra,
l’odore delle sculture in legno e il gusto
vecchi penny e scellini sporchi.
E soffice oblio… dolcemente ora…
oblio… riposo… e… sonno… profondo.
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