Mia madre non mi abbraccia mai Sanisha Wynter – Leggi la poesia contemporanea online

Mia madre non mi abbraccia mai,
ma so che mi ama.
Dall’età di diciassette anni,
si ritrovò con la pancia piena di braccia e gambe.
La cosa migliore che le sia mai capitata dice:
“Le ho salvato la vita.”
Quanto al mio arrivo anticipato,
senza dubbio è stata benedetta.
Ma nei miei primi ricordi,
Non ricordo che mi abbia abbracciato.
Ha investito nel mio futuro,
insegnandomi il valore dell’istruzione.
Ero il suo biglietto per uscire dalla povertà.
E il mio unico desiderio era stringerla.
Ma a quel punto aveva la mia sorellina,
l’attenzione fisica era troppa da dare.
Ovviamente.
I libri e la mia immaginazione erano i miei amici,
le parole sulla pagina mi confortarono.
Sono diventato più intelligente,
peccato che non potessero tenermi.
Proteggimi e trattami come il bambino che non mi ha mai permesso di essere.
Forse sono cresciuto in fretta,
o è stata colpa sua?
Cercando di sostituire le benedizioni che ha trovato in me,
con un altro bambino.
Sono stato messo da parte.
Forse è per questo che mia madre non mi ha mai abbracciato.
Nella mia adolescenza,
l’affetto fisico era ancora nullo.
Ho trovato conforto nella mia ricerca dell’amore adolescenziale.
adolescenti,
che trovano divertente scoreggiare in pubblico.
Scoprendo il loro organo del piacere e i cuori che potrebbe spezzare,
compreso il mio.
È sciocco pensare che i ragazzi possano sostituire entrambi i miei genitori assenti.
Mi umilio perché la mia autostima è andata,
nelle belle mani brune di mia madre.
Probabilmente ha visto l’oscurità in me,
un demone che si sviluppa presto da un bambino.
Mi ha descritto come un bambino freddo,
c’è sempre qualcosa che non va in me.
Troppo silenzioso, troppo testardo, troppo indipendente, troppo bisognoso.
Troppi tutt’altro che ordinari.
Forse è per questo che mia madre non mi ha mai abbracciato.
A volte mi chiedo come sarebbe,
fai un passo e abbracciala ora come una giovane donna.
Solo per sentire com’era.
Per conoscere il profumo di mia madre,
e sentire il calore.
Invece di parlarle e non provare niente.
Mi sento vuoto e rotto, ma soprattutto confuso.
La guardo tenere in mano l’ultima aggiunta a quella già completata
domestico.
Adesso sembra una madre.
Vecchio e grasso, tenero e sicuro.
Abbraccia il mio fratellino,
con così profondo affetto la stanza comincia a risplendere.
Quella vaga sensazione, la sensazione del buon cibo cotto caldo.
Alza lo sguardo e incontra i miei occhi invidiosi.
Di nuovo freddo.
Non sento niente.
Ma penso di capire perché,
il pensiero di mia madre che mi tiene in braccio è disgustoso.
Imbarazzante, strano e quasi sbagliato.
Perché mi ha avuto solo da bambina, ha rubato la mia innocenza
Ho rubato la sua.
Commercio equo e solidale.
Credo nel karma: ottieni quello che dai.
Il suo regalo per me era la vita, sarò per sempre in debito.
Ecco perché va bene
che mia madre non mi abbraccia mai.
Perché ha dato la sua vita per amarmi.

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