L’ho vista seduta con i suoi amici
attraverso il vetro della stazione degli autobus.
attraversai la strada ed entrai,
lei stava piangendo.
“Aw, tesoro, come va?”
Ha alzato lo sguardo verso di me
e scosse dolcemente la testa,
fusione di gioielli al ginocchio.
“Mi vedi sempre così,
Scommetto che non mi hai mai visto sorridere?”
Aveva torto, molto torto.
Mi chinai e la baciai
sulla testa, le ricordò
che aveva il mio numero
se mai avesse avuto bisogno di me
ed è uscito dalla stazione degli autobus.
“Perché hai il suo numero,
è uno di quei barboni della città?
Ho sentito una delle sue amiche chiedere
mentre me ne andavo.
“Lo so, ma è l’uomo più bello
mai incontrato!”
lei rispose.
ho continuato a camminare,
guardando la finestra
macchina parcheggiata mentre camminavo.
Ho visto un riflesso
la mia guancia sinistra
e un po’ solo la fronte.
Le ombre nascondevano i miei occhi cremisi
per questi tempi blu.
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