Il cursore segnala, strizza l’occhio e si spegne, usa il codice
Devo ancora padroneggiarlo. A volte sembra divertito,
Soddisfatto di me stesso per una battuta interna che non capisco.
In altri casi diventa un monito, un disperato
La mia attenzione, come se il sito fosse una strada allagata
Troppo pericoloso calpestarci o attraversarlo,
Le doline sono in attesa, nascoste, pronte ad affondarmi
In scartoffie e pensieri complessi incompleti,
E a volte, di tanto in tanto, saluta,
Come un vecchio amico o un fan che tifa per me
Mentre finisco l’intera maratona, a piedi nudi sotto questa pioggia.
Il cursore segnala, come un osservatore costiero in guerra,
Come un frenetico radiotelegrafista mentre il suo Titanic affonda,
Come un semaforo e un brutto incrocio,
Un angolo della mia vita e tutte queste pagine bianche.
Fa l’occhiolino e si illumina come se facesse il conto alla rovescia
Da un dato numero, un po’ fuori tempo,
Come un battito cardiaco mal sintonizzato, un battito
Per controllare e sperare, come un medico ansioso
Triage su un campo di battaglia vuoto, ritmo incoraggiante
Continuo a giocare, desideroso irrequieto di rispondere.