Qualcosa per il Giorno della Memoria dell’Olocausto, ma da una prospettiva diversa.
Ci portarono vicino a Vinica nel 1941
Le linee di rifornimento sono state interrotte da tempo, le munizioni sono quasi finite.
Abbiamo contato 97 ragazzi, tutti di Podilje
La metà di noi è stata colpita immediatamente quando abbiamo alzato le mani.
Ci ordinarono di spogliare i nostri morti sotto quel sole invernale
Mi sono chiesto mille volte: “Cosa faresti?”
Ci hanno spedito a nord, in Polonia, insieme a migliaia di altri
E su questo inferno di filo spinato noto come Sobibor.
All’interno di queste mura di orrore non c’è colpa, né diritto
Basta svegliarsi all’alba; assicurati di vivere quel giorno per dormire la notte.
E fai come ti dicono, come abbiamo fatto tutti
Ho chiesto mille volte ai miei amici: “Cosa faresti?”
Ho strappato i vestiti delle donne per mostrare alle guardie i loro seni
Poi hanno trascinato i corpi sui carri e li hanno gettati nelle fosse.
Ho picchiato a morte ebrei anziani per intrattenere le guardie
E mille volte supplicarono le loro anime: “Cosa faresti?”