sussurro…
la carezza di una leggera brezza
sul retro della testa.
Calma
dal respiro della notte,
un uccello solitario in lontananza,
lamento,
chiamandomi
questa canzone.
Correndo sull’erba bagnata di rugiada,
cercando te
riecheggiando il canto dell’unità,
anche se non uno.
Piedi nudi,
lame di smeraldo sfiorano la mia pelle,
delicatamente,
aggiungendo a questo ritornello,
il sindacato più famoso,
faro luminoso,
terra che rimbomba,
migliaia vengono per ascoltare la chiamata.
La nostra tribù si è riunita di nuovo.
Il fumo sale dal fuoco,
chiamando a casa i guerrieri stanchi.
L’autunno permea l’aria.
Cosa c’è su è giù,
ciò che è sotto è accanto
cosa c’è dopo è giù,
quello che c’è sotto è dentro
quello che c’è dentro è il suono della luce della luna,
come la carezza di una leggera brezza
sul retro della testa
il tuo collo.
Maggiori informazioni su http://www.suemarie.info. e Mari su https://www.facebook.com/Wryrwmn.