Tre viaggiatori si incontrano su una montagna,
si fermò a parlare brevemente, l’uno con l’altro.
Il primo disse:
Cerco l’altezza lontana della montagna,
vetta del possente picco,
oltre combattere e combattere,
bugie senza fine, oscuro inganno,
l’infinita raffica di armi,
intolleranza, pregiudizio e arroganza,
Oh in alto, così in alto
violento ristagno della pianura
Sto cercando una visione e un sogno
e nella disperazione di scappare
dall’umanità oppressiva.
Un altro ha risposto:
Questa piattaforma è abbastanza per me.
Ho guardato qui per molto tempo
e sono felice di vedere
curioso inseguire e discutere
nella lontana pianura sottostante,
la marcia degli eserciti, lo schianto delle armi,
l’inevitabile flusso e riflusso,
e quando questo cessa di deliziare
poi alzo gli occhi al cielo
gioco di colori e luci
o mi avvolgo nella notte vellutata.
Il terzo disse:
Ho camminato fino in cima
e ora torna alla pianura,
anche se gli eserciti saccheggiano
e un ringhio predatore per guadagno.
Ho sentito il grido dell’orfano,
triste singhiozzo della vedova,
il sospiro senzatetto,
il gemito ferito.
Sto andando giù, prendendo quello che posso
doni sempre così insignificanti e piccoli,
tocco morbido e gentile come un bacio,
parole dolci come un balsamo curativo
ed empatia che vanno di pari passo.