Volto di famiglia | Scrivi ad alta voce

Potenzialmente ero tutto anche alla nascita. Anch’io ero rachitico, ristretto, distorto dal mio ambiente, dalle mie esplosioni di eredità. Silvia Plath

Il diritto del primo cavaliere: o, feudalesimo familiare |  La scacchiera della notte e del giorno

Il passato è presente in tutti i nostri geni
e quando inizi a riconoscere gli antenati
scorre nel tuo sangue
inizi il benedetto processo dell’oblio
qui e ora, come una realtà indipendente,
e così comincia a non conoscere se stesso.
Rifiutando il luccichio scivoloso di oggi,
mettendo la sua faccia per incontrarsi
volti che incontriamo.
Ora possiamo prendere
la coscienza si allontana da noi nelle profondità oscure
di sangue
saltando, generazione dopo generazione,
tornando sempre al presente
segnato dalla battaglia, eppure splendente di luce
nel pericoloso passato dei vichinghi, i giacobiti
persone le cui mani non sono mai state pulite,
coloro che condividevano la casa con gli animali,
i giovani che i sergenti reclutati hanno marciato in guerra
per mezzo dello scellino del vecchio re.
Portiamo i geni delle vittime
a partire dal Diritto du signore (ius primae noctis)
che ha permesso al Signore di prendere la sua verginità
di tutte le nuove donne. Possiamo assaggiare i modi
in cui il passato penetra nel presente
e notare come la nostra eredità genetica
resta da fare il suo lavoro, ancora una volta,
in questo particolare momento e luogo.

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