White Star Line – Cronache di Nona

Il sole sorge dalle nere profondità dell’oceano e cade sul fragile bordo del mio bicchiere di vino. È un vino bianco dall’Italia vivo con l’odore della mezzanotte e la dolcezza del rosmarino.

L’acqua salata schizza e appanna il mio viso all’orizzonte mentre immagino le colline verde oliva della Toscana che si agitano con l’oro sepolto e le risate che svaniscono. Sento l’odore del fumo della foresta. Sento l’odore del pesce che si caramella con aglio e limone. Sento odore di sigari. Sento odore di ghiaccio sormontato da whisky e amarena.

La campana della sala da ballo risuona dal cielo basso. Il pianoforte invia il suo vuoto invito a ballare. Conosco la fragilità di questa nave. Conosco il suo destino. Lo sento nella quercia e lo sento nell’oceano. L’oceano chiama più forte del pianoforte.

La nave segue la linea della stella bianca. I miei piedi seguono la linea della stella bianca. Il vino nella mia coppa divenne dolce sotto la linea bianca della stella. Seguiamo tutti la linea della stella bianca.

In Toscana, una linea di stelle bianche si estende ripida sopra la testa e scende nel vigneto. Nell’Atlantico, la linea della stella bianca si tuffa nell’oceano e noi tutti seguiremo il nostro destino per incontrarla sul fondale corallino dove finalmente il bicchiere di vino sarà vuoto.

Foto di Triangle Eight

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